Al San Raffele, l’Unità del dottor Maurizio De Pellegrin corregge nei bambini l’asimmetria delle gambe con un approccio mini-invasivo

Chi nasce con una gamba molto più lunga dell’altra guarda all’esperienza italiana in cerca di speranza. A Milano, infatti, c’è un’eccellenza che il mondo ci invidia, punto di riferimento per l’eterometria, una delle caratteristiche di alcune malattie genetiche rare, la sindrome di Beckwith-Wiedemann (BWS) e le PROS (sindromi da iperaccrescimento PIK3CA-correlate). I genitori che, con i loro bambini, devono fare i conti con questa grave asimmetria degli arti – in alcuni casi anche di dieci centimetri – si rivolgono al dottor Maurizio De Pellegrin, responsabile dell’Unità funzionale di Ortopedia e Traumatologia Infantile dell’IRCCS San Raffaele di Milano, che opera all’interno della Divisione di Ortopedia diretta dal Prof. Vincenzo Salini. La soluzione, nei casi più complessi, è la chirurgia, un tema che l’ortopedico ha affrontato nell’incontro online con le famiglie organizzato dall’Associazione Italiana Sindrome di Beckwith-Wiedemann (AIBWS) e dall’Associazione Italiana Macrodattilia e PROS (AIMP).


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