È una malattia rara, caratterizzata dalla presenza nel sangue di crioglobuline, cioè immunoglobuline alterate che possono “precipitare” (ovvero creare aggregati semisolidi nel sangue) quando la temperatura corporea si abbassa (dal greco “crio” = freddo).
Il materiale depositatosi può provocare delle alterazioni alla normale circolazione del sangue, soprattutto nei piccoli vasi, determinando così la cosiddetta “vasculite”.
È spesso dovuta ad una concomitante infezione da epatite C e colpisce soprattutto donne, con un’età media di 50 anni.
La manifestazione più frequente è sicuramente la porpora cutanea, cioè macchie di colore rosso-violaceo, quasi sempre agli arti inferiori ed in alcuni casi la malattia può complicarsi con ulcerazioni croniche. Altri distretti corporei colpiti possono essere le articolazioni, con artralgie, il sistema nervoso periferico, con un danno ai nervi che provoca formicolii e sensazioni dolorose a gambe e braccia e i reni.
La terapia di prima scelta mira ad eliminare il virus dell’epatite C con farmaci antivirali. Possono essere necessari anche altri farmaci il cui scopo è quello di limitare la produzione di immunoglobuline alterate.